Il Comune di Pisticci rende noti i risultati di analisi commissionate presso il fiume Cavone lo scorso 29 maggio: in particolare, i campionamenti hanno riguardato le acque superficiali e i sedimenti a monte e a valle della depressione attenzionata dalle emittenti televisive, le acque superficiali e il sedimento della depressione, nonché il terreno circostante.
Dagli esiti analitici, pubblicati sul sito del Comune, non emergono criticità e i parametri esaminati rispettano i limiti di legge. Sulla questione Cavone, comunque, l’Amministrazione Comunale prosegue la sua attività di monitoraggio e controllo, stimolando anche la Regione Basilicata a convocare un tavolo tecnico con i Sindaci del bacino del Cavone per discutere e definire un cronoprogramma puntuale delle azioni di controllo che permettano di avere un quadro chiaro dello stato di salute del fiume.
I numerosi controlli effettuati in queste settimane da ARPAB e, autonomamente, dal Comune di Pisticci, non hanno rilevato tracce di idrocarburi o altre forme di inquinamento nel fiume Cavone, per cui vogliamo tranquillizzare i tanti turisti e i cittadini che fruiscono delle nostre spiagge che non esistono rischi per la salute umana.
Concordiamo con il Movimento Tutela della Valbasento circa la necessità di definire, di concerto con gli enti regionali preposti, un Piano di Tutela delle Acque e un monitoraggio più accurato e puntuale su tutta la filiera petrolifera: su questo aspetto continueremo a svolgere la nostra azione di stimolo affinchè la Regione Basilicata prenda coscienza delle necessità di tutelare organicamente il territorio, con programmi seri e condivisi con le associazioni locali che si occupano di ambiente in maniera responsabile.
Per quanto riguarda, invece, quei soggetti che, periodicamente, parlano di disastri ambientali sul nostro territorio, destando forti preoccupazioni nella cittadinanza e causando effetti negativi alla filiera turistica del Metapontino, non siamo più disposti a tollerare allarmismi non supportati da dati scientifici attendibili, perché non servono a tutelare la salute dei cittadini e procurano solo un danno all’immagine del territorio e alla sua economia agricola e turistica.
Per questi motivi valuteremo l’opportunità di tutelare il nostro territorio in ogni sede.